Omelie Vescovo

Meditazione del Vescovo al termine della processione del Corpus Domini

Le parole dell’Arcivescovo Giuseppe Baturi
al termine della processione del Corpus Domini,
presso la
Parrocchia della Medaglia Miracolosa

Domenica 2 giugno 2024

Abbiamo camminato con Te, o nostro Signore, e ti abbiamo guardato più volte nel santissimo tuo corpo eucaristico con fede, come autore della salvezza, principio di unità e di pace. Abbiamo attraversato le strade e le piazze di questo quartiere, immaginando la vita di chi vi abita, le vicende belle e oscure della loro storia. Abbiamo pregato per loro e per noi, abbiamo pensato a tutta la Chiesa che cammina come pellegrina sulla terra e in particolare ai cristiani perseguitati, perché abbiano libertà, e alle terre in fiamme per l’odiosa tragedia della guerra, perché abbiano pace e giustizia. Abbiamo per noi chiesto la custodia della fede e la concordia della carità.

Hanno fame di felicità, gli uomini ma spesso «ignorano per quale via raggiungerla o dove si trovi, e perciò vanno errando» (Agostino, Discorso 343/B,2),e così spendono «denaro per ciò che non è pane, [… e] il guadagno per ciò che non sazia» (Is 55,1-2). Sono pieni di desiderio eppure delusi e smarriti. Insegnaci, Maestro che conosci ciò che è nel cuore degli uomini, a saper leggere e interpretare nel profondo di ogni uomo la nostalgia per Te, il desiderio di ciò che non passa, la domanda della pietà. Quanti uomini, infatti, si accostano a te per questa richiesta di pietà. Come i dieci lebbrosi (Lc 17,13),il cieco Bartimeo (Lc 18,38-39), i due ciechi (Mt 9,27), il padre del ragazzo epilettico (Mt 17,15). Abbi pietà! La domanda di pietà è l’anima profonda della preghiera dell’uomo. Fa’, o Signore, che sappiamo annunciare la tua presenza sapendo toccare questa ultima domanda di misericordia che è nel cuore degli uomini.

Per questo sacramento della tua carità, abbi pietà di noi e della nostra città di Cagliari. Insegnaci ad amarla per amore tuo, a riconoscerla con uno sguardo di fede che scopra Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze; Dio che accompagna la ricerca sincera che compiono quanti vogliono trovare senso alla loro vita; Dio vicino a quanti sono capaci di esprimere solidarietà, di affermare la verità e la giustizia. «Dio non si nasconde a coloro che lo cercano con cuore sincero, sebbene lo facciano a tentoni, in modo impreciso e diffuso» (Francesco, Evangelii gaudium, 71). Apri i nostri occhi e permettici di scoprirti, di contemplarti, nella nostra città; aprici il nostro cuore all’incontro con i fratelli. Non nasconderti, o Signore, ma vienici incontro.

Siamo in cammino, o Signore, perché non possiamo essere quieti e abbiamo sentito le tue parole: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!» (Gv 6,51). E ancora: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv 6,51).

Siamo in cammino perché affamati di amore e assetati di felicità, perché fiduciosi nella tua promessa; in cammino per amore tuo e per la carità verso i fratelli.

Siamo sulla via, o Signore. Tu guardaci e perdona, dacci forza e speranza, dona pace e cammina con noi, guidaci alla vita piena, quella che non ha fine.

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