Papa Ricorrenze Terra Santa

Venerdì Santo. Una colletta per la Terra Santa

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento del Venerdì Santo con la «Colletta per la Terra Santa», nata dalla volontà dei papi di mantenere forte il legame tra tutti i cristiani del mondo. Un segno di solidarietà con le persone che, oltre a vivere i consueti disagi, devono affrontare le conseguenze del terribile sisma del 6 febbraio 2023 in Turchia, in Siria e che si è sentito anche a Gerusalemme e in Israele

«Sono terre visitate dalla predicazione apostolica e luoghi in cui è fiorito il Cristianesimo delle origini con insigni tradizioni monastiche ed eremitiche, o scuole teologiche che hanno contribuito allo sviluppo della comprensione del mistero di Cristo» ricorda l’arcivescovo Claudio Gugerotti, prefetto per le Chiese orientali, nella lettera per la colletta del giorno in cui si ricorda la passione e morte di Cristo. Papa Francesco, nella linea dei predecessori, incarica il dicastero «di ravvivare l’invito a rimanere solidali con la comunità cristiana della Terra Santa» ed esorta a «restare uniti e solidali con i fratelli e le sorelle» che vivono nei luoghi santi e continuano a testimoniare il Vangelo.

La Custodia francescana attraverso l’iniziativa può sostenere e portare avanti l’importante missione a cui è chiamata: custodire i Luoghi Santi e favorire la presenza cristiana, attraverso tante attività di solidarietà, come ad esempio il mantenimento delle strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali.

«Custodiamo la memoria storica del Cenacolo, rendendo cenacoli di preghiera e carità le nostre case e le nostre parrocchie. Rinforziamo gli spazi della basilica del Santo Sepolcro e riportiamoli alla loro luce – prosegue monsignor Gugerotti – ma facciamo abitare i nostri cuori dall’annuncio di Cristo risorto. Manteniamo la basilica dell’Annunciazione a Nazareth». E ci sono le case delle famiglie francescane maschili e femminili e quelle di altri ordini e congregazioni, in Siria e in Turchia, che «in queste settimane sono diventate tende e riparo per gli sfollati» evidenza il prefetto che, subito dopo il sisma, era stato inviato dal Papa in Turchia e in Siria. Più in generale in Terra Santa le congregazioni religiose «rimangono sorgenti di speranza attraverso la cura dei più piccoli, la formazione scolastica, l’accompagnamento delle madri in difficoltà, il chinarsi sugli anziani e gli ammalati, l’offrire progetti abitativi per le nuove famiglie e il creare posti di lavoro».

Gli oltre 9 milioni di dollari pervenuti nel 2022 sono stati usati per la formazione di seminaristi e sacerdoti (4 milioni); per le scuole del patriarcato di Gerusalemme dei Latini, della Custodia e di altre Chiese e istituti religiosi (3 milioni) e per sussidi ordinari e straordinari che contribuiscono alla vita quotidiana delle circoscrizioni (2 milioni).

«Vi chiedo con il cuore che la colletta del Venerdì Santo sia generosa da parte di tutti – conclude monsignor Gugerotti – come tanti piccoli oboli della vedova lodata da Gesù nel Vangelo».

>>> Manifesto dell’iniziativa

 

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