Cei Papa Santa Sede

Giornata delle comunicazioni sociali 2026: svelato il tema scelto dal Papa

Per la ricorrenza che in molti Paesi, tra cui l’Italia, si celebra il 17 maggio 2026, solennità dell’Ascensione, Leone XIV ha scelto di sottolineare l’importanza di salvaguardare «le capacità unicamente umane di empatia, etica e responsabilità morale» davanti a tecnologie come l’Intelligenza Artificiale. Il Dicastero per la Comunicazione: «le macchine siano strumenti al servizio e al collegamento della vita umana, non forze che erodono la voce umana».

«Custodire voci e volti umani» è il tema scelto da papa Leone XIV per la 60esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà nel 2026.

«Negli ecosistemi comunicativi odiernisi legge nel comunicato del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sedela tecnologia influenza le interazioni in modo mai conosciuto prima – dagli algoritmi che selezionano i contenuti nei feed di notizie fino all’intelligenza artificiale che redige interi testi e conversazioni. Il genere umano ha oggi possibilità impensabili solo pochi anni fa. Ma sebbene questi strumenti offrano efficienza e ampia portata, non possono sostituire le capacità unicamente umane di empatia, etica e responsabilità morale. La comunicazione pubblica richiede giudizio umano, non solo schemi di dati» – continua la nota sottolineando che «la sfida è garantire che sia l’umanità a restare l’agente guida. Il futuro della comunicazione deve assicurare che le macchine siano strumenti al servizio e al collegamento della vita umana, e non forze che erodono la voce umana. Abbiamo grandi opportunità. Allo stesso tempo – avverte la nota – i rischi sono reali. L’intelligenza artificiale può generare contenuti accattivanti ma fuorvianti, manipolatori e dannosi, replicare pregiudizi e stereotipi presenti nei dati di addestramento, e amplificare la disinformazione simulando voci e volti umani. Può anche invadere la privacy e l’intimità delle persone senza il loro consenso. Un’eccessiva dipendenza dall’IA indebolisce il pensiero critico e le capacità creative, mentre il controllo monopolistico di questi sistemi solleva preoccupazioni circa la centralizzazione del potere e le disuguaglianze» – ricorda il Dicastero vaticano evidenziando l’urgenza di – «introdurre nei sistemi educativi l’alfabetizzazione mediatica, alla quale si aggiunge anche l’alfabetizzazione nel campo di IA (Mail, ovvero Media and Artificial Intelligence Literacy). Come cattolici possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo, affinché le persone, soprattutto i giovani, acquisiscano la capacità di pensiero critico e crescano nella libertà dello spirito».

Condividi
Salta al contenuto