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Referendum. Cei: “Resta valido l’invito al discernimento”

“La posizione della Cei sul prossimo referendum è stata espressa nella recente sessione straordinaria del Consiglio permanente con l’invito dei vescovi a un attento discernimento sui temi in oggetto: questioni del lavoro e della cittadinanza”.

Lo chiarisce al Sir Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, interpellato questa mattina circa un eventuale invito della Cei a partecipare al voto referendario.

“Il comunicato finale del Consiglio permanente – ricorda Corrado – è un atto ufficiale in quanto riporta il parere condiviso da un organo ufficiale. Non ci sono stati né ci saranno altri pronunciamenti nel merito”.

Vale dunque la pena, sottolinea Corrado, richiamare quanto espresso nel comunicato: i vescovi sono tornati “sulle questioni del lavoro e della cittadinanza, al centro del prossimo referendum, rispetto alle quali hanno invitato a un attento discernimento. Riguardo al tema della cittadinanza, nello specifico – pur limitandosi alla riduzione del numero di anni per ottenerla (da 10 a 5), mentre sarebbe utile una riforma complessiva della legge – i presuli hanno rinnovato la richiesta di una visione larga che eviti mortificazioni della dignità delle persone. Tutto ciò nel solco di quanto affermato, ormai da tempo e in diverse occasioni, dalla Cei, cercando di integrare nella pienezza dei loro diritti coloro che condividono i medesimi doveri e valori”.

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