Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica è un atto di responsabilità e solidarietà che non costa nulla, ma che può fare molto. Possono farlo tutti i cittadini che percepiscono un reddito da lavoro dipendente, una pensione o altra fonte soggetta a IRPEF: è proprio da questa imposta che lo Stato italiano preleva l’8xmille da destinare a una delle confessioni religiose o allo Stato stesso.
Anche chi non è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi può comunque firmare per l’8xmille utilizzando l’apposita scheda, disponibile presso CAF, patronati o uffici postali.
Firmare per la Chiesa cattolica significa contribuire al sostegno delle parrocchie, alla carità verso i più fragili, alla tutela del patrimonio culturale e alla promozione della solidarietà. Ogni anno, la Chiesa italiana rende conto pubblicamente dell’uso di questi fondi, in modo chiaro e trasparente, come previsto dalla legge e dallo stile ecclesiale di partecipazione.
Venerdì 30 maggio alle 11, nella sala Benedetto XVI della Curia arcivescovile (via mons. Cogoni 9) è prevista la Conferenza stampa di presentazione dei fondi 8×1000 assegnati alla nostra diocesi per l’anno 2024.
Scegliere l’8xmille è un modo concreto per costruire comunità e condividere il bene. Basta una firma.