Archivio diocesano Beni culturali

Restituito un documento del 1592 sull’arrivo del simulacro della Madonna di Bonaria

Questa mattina, presso la sala Benedetto XVI della curia diocesana di Cagliari, alla presenza del vescovo Arrigo Miglio, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, Maria Alessandra Pelagatti e del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, Col. Luca Mennitti, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, a conclusione di una complessa attività investigativa, hanno restituito a Don Ferdinando Loddo, Direttore dell’Archivio storico Diocesano del Capoluogo sardo, un documento d’archivio del 1592, contenente il Processo Canonico intitolato “Informacion recebida sobre la invencion y milagros de la santa imagen de la santissima virgen de buenayre”,unitamente alla traduzione in italiano di fine ‘800-inizi ‘900, con cui l’Arcidiocesi di Cagliari riconobbe ufficialmente la storia ed i miracoli attribuiti alla statua di Nostra Signora di Bonaria, attualmente custodita nell’omonima Basilica.

Le indagini sono iniziate nell’ottobre del 2017, a seguito di una denuncia presso il Nucleo di Cagliari dell’ammanco di diversi documenti storici dopo un controllo inventariale del locale Archivio Diocesano. Tra i beni mancanti spiccava, per l’elevatissimo valore devozionale, il prezioso testo, relativo al processo cognitivo dei miracoli riconducibili alla statua della Madonna di Bonaria, presente nei registri fino al 1970.

Le successive investigazioni, focalizzate su persone che erano solite frequentare tale luogo, si concentravano su un grande appassionato della specifica materia deceduto, però, agli inizi degli anni 2000.Questa iniziale difficoltà, tuttavia, non scoraggiava i militari che proseguivano le attività sugli eredi dello studioso. Infatti, proprio uno di questi, a seguito di ulteriori ricerche sui beni ereditati dal defunto parente, rinveniva e consegnava spontaneamente agli investigatori l’importante documento.

Gli approfondimenti tecnico-scientifici sul bene sequestrato, effettuati anche dai funzionari della Soprintendenza Archivistica di Cagliari, consentivano il riconoscimento ufficiale dell’antico documento.

La restituzione odierna, avvalora, altresì, l’importanza dell’opera di sensibilizzazione che le articolazioni di questo Comando quotidianamente compiono con i responsabili degli Uffici Diocesani, anche attraverso la divulgazione, ai Parroci, della pubblicazione “Linee Guida Per La Tutela Dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata dal Comando nel 2014 che, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di inventariazione e censimento delle Diocesi che, con grande impegno, stanno conducendo in ordine al proprio patrimonio culturale.

L’attività d’indagine è stata effettuata sotto la direzione investigativa della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

 

Condividi
Skip to content